mercoledì 16 ottobre 2019

È strano come spesso, nell’ore estreme del giorno

Minor White

È strano come spesso, nell’ore estreme del giorno,
le cose avanzino mutate:
nella penombra assorta della sera,
quando acquetate son le voci nelle strade,
o nel chiarore incerto dell’aurora,
prima che s’apra trionfante il mattino.

Pare, a volte, nel silenzio, che il mondo sia vicino
a penetrarti il cuore, che un gesto del ramo o la sortita
improvvisa del rapido rondone dal suo muro
sia segno che addita spazi nuovi dietro l’atmosfera.

Poi una radio s’accende, un clacson lontano…
una mosca si dibatte nella calda plafoniera.

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