Remedios Varo, La Despedida, 1958. |
sabato 31 ottobre 2020
L'immagine come rappresentazione. Mimesi ed eccedenza del simbolo
martedì 27 ottobre 2020
Novembre
e il passo umido e incerto.
lunedì 26 ottobre 2020
Pillole di teoria dell'immagine. Pictorial Turn
La filosofia, fin dalle sue origini, e negli ultimi decenni con vari approcci (da quello trascendentale a quello fenomenologico a quello ermeneutico). Ma, soprattutto nel secolo scorso, tanti sono gli ambiti del sapere che hanno cominciato a riflettere sullo statuto di questi oggetti problematici: la semiotica, la psicologia e le neuroscienze, le scienze cognitive. Anche perché, nel frattempo, e soprattutto dagli anni Novanta, la quantità di immagini aveva cominciato ad incrementarsi a livello esponenziale, grazie alla diffusione di nuove tecnologie e di nuovi strumenti di produzione, di riproduzione e di diffusione di oggetti visuali, i quali sono andati acquisendo una centralità storicamente inedita.
venerdì 23 ottobre 2020
Diario delle distanze
sabato 17 ottobre 2020
Contributo per orientarsi nello studio della fotografia
Elina Brotherus, Artist and Model Reflected in a Mirror 1, 2007 |
È difficile orientarsi nell'ambito degli studi sulla fotografia. Proverò ora un'ardita semplificazione, con funzione di fornire una schema di orientamento tra le varie e innumerevoli teorie.
La pratica fotografica coinvolge sostanzialmente tre elementi: l'autore (lo chiamiamo Soggetto), la macchina (cioè il dispositivo fotografico) e ciò che viene fotografato (lo chiamiamo Oggetto).
A questi tre elementi ne aggiungiamo un quarto, il Ricevente, cioè il fruitore della fotografia.
Ora, dal punto di vista delle trattazioni teoriche, le posizioni sono sempre molto complesse e variamente articolate. Tentando tuttavia la semplificazione annunciata, possiamo suddividerle in quattro gruppi:
- teorie che privilegiano il ruolo del Soggetto.
- teorie che privilegiano il ruolo dell'Oggetto.
- teorie che privilegiano il ruolo del Dispositivo Fotografico.
- teorie che privilegiano il ruolo del Ricevente.
sabato 3 ottobre 2020
Elina Brotherus. Autoritratti nel paesaggio
Elina Brotherus, Annonciation 30, Last one in my line, 2012 |
L'AUTORAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA IN FOTOGRAFIA
VI. AUTORIFLESSIONE
- Elina Brotherus. Autoritratti nel paesaggio
- Francesca Catastini
venerdì 2 ottobre 2020
Autoritratti allo specchio o in ombra. Vivian Maier
L'AUTORAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA IN FOTOGRAFIA
IV. IL CORPO POST-UMANO
Vivian Maier scattò molti autoritratti, ma lei non li condivise mai con nessuno. La sua ricerca personale, per le strade d’America e del mondo, fu del tutto solitaria. Non stampò la maggior parte dei suoi rullini, ritrovati in modo fortuito da un agente immobiliare e collezionista di Chicago, John Maloof, poco prima che lei morisse in solitudine, sconosciuta al mondo (nel 2009).
Per scattare i suoi autoritratti si serviva spesso di superfici riflettenti: specchi presenti per strada, nei bagni pubblici, nelle vetture di un tram; specchi fortuiti, posti tra le cianfrusaglie ammassate sul carretto di un rigattiere; e poi vetrine, finestre, perfino cerchioni di ruote cromate: insomma tutte le superfici, che le capitassero a tiro, in grado di restituirle la sua immagine riflessa.
Autoritratto di donna velata. Shirin Neshat
Shirin Neshat, “Rebellious Silence”, from the series The Women of Allah (1994). © Shirin Neshat. |
L'AUTORAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA IN FOTOGRAFIA
IV. IL CORPO POST-UMANO