Alexander Gardner, Leavenworth, Lawrence, and Galveston Railroad Bridge across the Kaw River at Lawrence, Kansas, 1867. |
A partire dagli anni Trenta del XIX secolo, le colonie americane conobbero un processo di rapida espansione che portò in breve i loro territori dal Mississippi fino all’attuale superficie. Il successo dell’edificazione nazionale degli Stati Uniti fu dovuto a molti fattori, primo fra tutti indubbiamente la loro solidità economica. Ma un ruolo importante in questo processo fu dovuto anche all’immagine radicata nel popolo americano del Nuovo Mondo come terra promessa, come terra destinata da Dio ai Padri pellegrini che giunsero in quei territori dall’Europa per scampare alle persecuzioni religiose. I coloni puritani, nella veste del nuovo popolo eletto, avevano attribuito agli scenari paesaggistici del continente americano degli attributi contrastanti: quest’ultimo era visto insieme come terra vergine e selvaggia, fertile e desolata, wilderness e pastoral garden. Me entrambe queste immagini di paesaggio selvaggio e giardino dell’eden, furono di centrale importanza nella formazione dell’identità culturale di quella che alcuni storici hanno definito “la nazione della natura”. Si può parlare, a questo proposito, di un vero e proprio culto nazionalistico della natura.