Nobuyoshi Araki è uno dei fotografi giapponesi più prolifico e nello stesso tempo contestato degli ultimi decenni, dalla produzione poliedrica e ricca di contraddizioni, proprio come la cultura di cui fa parte. La sua opera propone una nuova interpretazione fotografica della realtà che invita alla contestazione radicale dei limiti imposti da barriere sociali e culturali. La propensione ad esplorare soprattutto la sfera intima e in particolar modo quella sessuale, nelle diverse sfaccettature di amore, erotismo, voyeurismo e perversione, va inserita in un instabile confine tra privato e pubblico, che va oltre la personale ossessione dell’autore spingendosi più a largo, dentro le trame relazionali ed espressive della cultura giapponese.
Tentare, pertanto, di incasellare la fotografia di Araki all’interno di uno schema interpretativo, riconducendola a mera pornografia, o legandola alla tradizione iconografica dell’erotismo orientale o interpretandola come spinta trasgressiva nei confronti di una cultura repressiva significherebbe limitarne la ricchezza e la contraddittorietà.