Olive Cotton, The Photographer's Shadow, 1935. |
In molte fotografie, oltre l'ombra del fotografo, è presente anche un altro soggetto, o meglio, “il” soggetto dell'immagine, sul quale in alcuni casi si proietta la sagoma nera dell'autore. L'autoritratto in ombra, cioè, produce una macchia nera sul soggetto.
Spesso quest'ultimo è ripreso di fronte, consapevole della presenza del fotografo. In questo caso l'ombra sembra creare una relazione, un rapporto più o meno chiaro (di amore? di desiderio? di dominio? di minaccia?) tra i due, o una parabola visiva sul contrasto/connubio di oscurità e di luce.
Altre volte, il soggetto è inquadrato di spalle, ignaro della presenza del fotografo che lo incalza, la cui ombra testimonia una sorta di inseguimento, simile a quella del cacciatore nei confronti della sua preda, quasi a ricordarci che il fotografo e il suo sguardo, come quello della macchina, sono sempre presenti in un'immagine fotografica, anche quando non c'è nessuna ombra a rivelarceli.
László Moholy-Nagy, Riposo. 1920.
László Moholy-Nagy. La figlia di Oscar Schlemmer. 1926
Anonimo.
Umbo (Otto Umbehr), Self-Portrait, ca. 1930.
Kenneth Josephson (1932) Matteo, 1963.
Robert Frank, Mary, 1957.
Nicholas Nixon, Hermanas Brown. 1984.
Richard Kalvar - Parigi. 2003. Parco Buttes-Chaumont. Ombra e donna che prende il sole.
Jeanloup Sieff (1933-2000) Autoritratto.
Ilse Bing (1899-1998) Self portrait with Staccato, NY, 1967.
John Arsenault, Italian Stallion, 2000.
Viviane Sassen. Realm.
Viviane Sassen. Sol & Luna.
Bruno Quinquet. Salaryman. 2009.
Erich Hartmann, Paris, France, 1981. Self-portrait, shadow, woman's foot on stair.
Gueorgui Pinkhassov - Vienna. 2000.
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