domenica 20 ottobre 2019
La rugginina
Sempre m’incantò la rugginina
che poggia il suo breve rizoma
nell’arida pietra e sprilla di steli
svettando regina sull’atro castello
e sui vecchi palazzi adombrata
dall’alte cimase incurante
dei fregi barocchi impazziti
di volute, di pietra delirante.
Fosse la natura un vangelo
di cui sbrogliare l’oscura allegoria
piccola felce ti farei segno
di amor disperato e tenace
di una pur scarna esistenza.
Ma la foresta di simboli
fugge la cornice che squadra la follia
dei lezi barocchi. La semenza
porta il vento negli angoli
crepati dall’inutile entropia.
Semmai potrei accordarti
un tenue cenno di sopravvivenza.
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