martedì 4 ottobre 2022

Mercuriale



Un'altra volta, senza clamori,
senza ferite. L'autunno.
Questa volta quasi mi arrendo
al passaggio, spoglia di lagnanze.
Tanto l'altra stagione non passa. 
Solida nel gelo, tra le marcite
giunture, sotto la pelle
non scioglie la nassa. Eppure
vive di penombra e discordanze
il tempo del silenzio rallentato.
Nella mia bara di vetro, 
tra le acetoselle,
ostino questo morso avvelenato
di fiaba andata a male.
Se l'incantesimo non si spezza,
e il boccone resta in gola
lasciate che la neve ricopra 
ogni segno. Potessi oggi
sibilare un augurio, a questo cielo
sabbioso: che la grezza
primavera aliti un giorno
nel suo regno
il canto furibondo di Mercurio,
il tenebroso.

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