lunedì 30 settembre 2024

Frangitudine

Sei entrata con l'inganno

nelle mie dimenticanze

nei vuoti striscianti di memoria 

sempre più ravvicinati.

Ti sei insinuata come un topo, 

una spia dal doppio gioco,

nel mio tempo a scacchiera. 


Mi hai portata a questa riva

per farmi una culla di morte

e nell'acqua ho trovato 

un abbraccio di spinte

e liquide correnti 

che tiene insieme i brani

della mia frangitudine.


Con cinismo hai allora imparato

che l'orrore non è l'abisso

ma un piede fermo

sull'orlo di piatte superfici

volgendo gli occhi per vederci 

da qui tremolare e dissolverci 

a passo uno accelerato 

negli oscuri meccanismi del mondo.

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