giovedì 30 marzo 2023

Eccedenze


Mi commuove l'occhio sempre aperto 
dei pesci, condannato allo sguardo forzato.
Incollato alla luce del mondo
non sogna, non cerca mai altrove.
Eppure, per quanto ti sforzi,
non potrai mai incrociare
le larghe pupille di vetro.
I pesci non ti guardano mai.

Non ti guardano i gabbiani
i cigni, i germani. Ottuso
rimane di lato, quell'occhio,
ti trapassa, ti ignora.
Non li arresta il desiderio
di incontrare il mio.

Io sto qui, sull'orlo di questo lago, 
a rimboccare invano
l'eccedenza del mio bisogno
con il vuoto delle mie parole.
Sotto questi occhi in volo
pieni della loro pienezza,
che vedono solo i bagliori
del sole che muore in trionfo.

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