L'ho capito, infine.
È stato necessario attraversare
le schegge di vetro
intorno al telaio sfondato.
Accettare di amputarsi la mano
Quanto deserto, quale sbiancato
sepolcro con eco di miseria,
quale ignobile pantano
sotto la cera mi ha ghignato.
Così è apparsa chiara la materia,
il messaggio malvissuto
dalle domite tempre.
Le parole non sono trofei.
Sono armi, i maldestri rasoi,
Le parole non sono trofei.
Sono armi, i maldestri rasoi,
per fare ciò ch'è dovuto:
uccidere i maestri una volta
uccidere i maestri una volta
e per sempre. Dentro di noi.
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