Sei morta qui
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martedì 5 dicembre 2023
La mantide morta
Sei morta qui
domenica 12 novembre 2023
Porte socchiuse
venerdì 27 ottobre 2023
Errori ottici ed errori sintetici. Una nuova erratologia
Immagine realizzata con Dall-E 3 tramite IMAGE CREATOR di Bing. |
Cerco di portare avanti la mia esplorazione delle cosiddette sintografie (cioè immagini generate da modelli di intelligenza artificiale), cercando di operare una comparazione tra fotografie e immagini sintetiche che uno sguardo umano scambierebbe per fotografie, definendo un confronto tra il paradigma ottico e quello sintetico da un punto di vista particolare, quello dell'errore.
venerdì 20 ottobre 2023
Un futuro ancora da inventare
Immagine generata con Bing Image Creator - Dall-E 3 |
Sulla mia pagina Facebook, da qualche tempo, sto pubblicando immagini generate con il contributo dell'intelligenza artificiale. Ho chiamato l'album che le contiene Incubi Digitali, perché il tentativo, nato quasi per gioco, è quello di cercare di dare forma visibile ai miei incubi di bambina, scavando nell'inconscio e nei ricordi. Ma non è questo il fatto importante. Anzi. Più che altro il tema può essere considerato un semplice pretesto, che si rivela piuttosto adatto in quanto queste nuove tecnologie generative si prestano molto bene ad essere impiegate per sintetizzare immagini surreali, oniriche, insomma difficili da ottenere in modo tradizionale, tramite fotografia staged, o che richiederebbero elevate competenze nel campo della manipolazione digitale.
domenica 15 ottobre 2023
Il tradimento delle immagini
Un concetto assodato sulla natura delle immagini è la loro ineludibile polisemia, cioè la loro capacità di significare in modo molteplice e ambivalente. L'immagine non coincide con l'oggetto rappresentato; anzi, con esso intrattiene un rapporto problematico, fatto di continue negoziazioni del rimando e del senso. Le immagini sono in potenza una sorgente inesauribile di significato. Nessuna descrizione verbale è in grado di contenerne la valenza, o quanto meno di esaurirla una volta per tutte.
L'inibizione creatrice. Intelligenza artificiale e creatività
Immagine generata da DALL E 3 tramite Bing Image Creator |
La modalità umana di pensare, di agire, di produrre, anche creativamente, è caratterizzata - ormai lo sappiamo bene - da un certo grado di automaticità, basata su schemi e stereotipi che ci consentono di adattarci all'ambiente e di sopravvivere. Purtroppo questa tendenza ad affidarci agli automatismi è anche responsabile di molti errori sistematici che compiamo nello svolgere compiti, azioni, ragionamenti, chiamati "distorsioni cognitive". L'uso di scorciatoie, definite "euristiche del giudizio", ci permettono di raggiungere decisioni e conclusioni spesso in modo rapido ed efficace, consentendoci di risparmiare notevole energia, ma al prezzo di frequenti errori e fallimenti, oltreché cristallizzarci in modalità operative e in punti di vista irriflessi e rigidi, e questo anche in campo creativo.
giovedì 21 settembre 2023
Corpi, spazio e tempo: il paradigma di una nuova sfida
Immagine generata con Night Cafè |
"Nel momento in cui IA saprà scrivere saggi e resoconti, avremo ancora voglia di passare lunghi anni a leggere, sapendo che con un click, una macchina, in pochi secondi, potrà produrre qualcosa di analogo?
Quando un’attività diventa riproducibile dalle macchine, cessa di avere valore per gli esseri umani e, automaticamente, cessano di avere valore gli esseri umani che la svolgono. L’espansione degli algoritmi nel mondo dell’intelligenza toglie valore a molte delle attività che oggi svolgiamo."
lunedì 11 settembre 2023
Intelligenza Artificiale e Creatività. Oltre la ferita narcisistica
Una delle domande più comuni che circola a proposito dell'intelligenza artificiale generativa è: possono le macchine algoritmiche essere creative? È possibile parlare di creatività automatica computazionale? Chi è l’autore delle opere generate dalle reti neurali: l’artista umano o l’algoritmo? Questo contributo, riprendendo il libro di Joanna Zylinska (AI Art. Machine Visions and Warped Dreams, London 2020), si pone l'obiettivo di dimostrare che questa non è la domanda corretta. Invece di contrapporre l'uomo alla macchina, con l'ansia che questa un giorno possa sostituirci in ogni attività che abbiamo considerato finora una nostra esclusiva prerogativa, il discorso che seguirà si propone di vedere invece le diverse forme di attività umana, inclusa l'arte, come se fossero sempre state tecniche e dunque - in qualche modo - artificialmente intelligenti. La domanda se i computer possono essere creativi - è questa la tesi che ci si propone di argomentare - è piuttosto fuorviante perché si fonda su un'idea pretecnologica dell'essere umano come soggetto autonomo di pensiero e di azione. Piuttosto che domandarsi se l'intelligenza artificiale sia capace di creatività, bisognerebbe piuttosto chiedersi come l'umano possa essere creativo con l'intelligenza artificiale.
sabato 9 settembre 2023
La musca depicta. Tra simbolo e parergon
La musca depicta è stato un motivo pittorico ricorrente tra Quattrocento e Seicento, di provenienza nordica, probabilmente fiamminga. La ritroviamo soprattutto ai margini, vicino alle cornici, ma spesso anche in piena vista, integrata nella composizione.
Per celebrare il genio di Giotto, considerato il pittore che aveva rinnovato la pittura europea, liberandola dai vincoli medievali, Vasari nelle Vite racconta un aneddoto che riguarda l'apprendistato del pittore.
Dicesi che stando Giotto ancor giovinetto con Cimabue, dipinse una volta in sul naso d’una figura che esso Cimabue avea fatta una mosca tanto naturale, che tornando il maestro per seguitare il lavoro, si rimise più d’una volta a cacciarla con mano pensando che fusse vera, prima che s’accorgesse dell’errore. (Giorgio Vasari, Le vite,1568)
Arasse, nel suo libro Il Dettaglio, sottolinea l'importanza di questo racconto, poiché il Vasari non intendeva solo riferire una bravata che dimostrava il superamento del maestro da parte dell'allievo: "alla burla di Giotto, figura da lui ritenuta decisiva per il rinnovamento moderno della pittura, vuole annettere una risonanza particolare. A conclusione del racconto eroico della rivoluzione giottesca, il dettaglio riepiloga il progresso della pittura: quella mosca dipinta è l'emblema del controllo supremo dei mezzi della rappresentazione mimetica, come se la conquista della verità in pittura s'identificasse con la resa del dettaglio realistico" (D. Arasse, Il Dettaglio, 2007, p. 113).
sabato 2 settembre 2023
"L'unico testimone che non ho potuto corrompere". La fotografia e la campagna di denuncia dei crimini nel Congo di Leopoldo II
Nel bel libro, pubblicato da poco, del professore di letteratura tedesca e storico della fotografia Bernd Stiegler (da non confondere con Bernard Stiegler), dal titolo Arthur Conan Doyle and Photography: Traces, Fairies and Other Apparitions, l'autore tratta i tanti risvolti legati all'eclettica personalità dello scrittore scozzese in rapporto alla fotografia, che ebbe un ruolo centrale nella sua vasta produzione, considerata alla base sia del suo Sherlock Holmes - personaggio razionalista investigatore - che della sua credenza nello spiritismo e nelle fate, per la sua capacità di catturare indizi della realtà, anche di quella invisibile all'occhio umano.
lunedì 21 agosto 2023
The Claude mirror
Lo specchio di Claude, un dispositivo per la visualizzazione del paesaggio, è uno strumento ottico pre-fotografico ampiamente utilizzato nei secoli XVIII e XIX. La sua popolarità è strettamente legata all'ascesa del movimento pittoresco. Tale movimento fu al centro della scoperta del paesaggio britannico a metà del diciottesimo secolo. L'instabilità politica di questo periodo rendeva difficile viaggiare in Europa, così il turista, che altrimenti avrebbe intrapreso il Grand Tour, rivolse la sua attenzione verso la Gran Bretagna, nella speranza che le aree relativamente inesplorate del paese regalassero esperienze estetiche simili a quelle che avrebbero trovato nel continente.
martedì 15 agosto 2023
martedì 6 giugno 2023
L'ascensione del male
Cattelan ritorna a sospendere animali nel vuoto, dopo il Cavallo di Rivoli, e riprende un'usanza quattro-cinquecentesca, documentata in più di un caso, di appendere un coccodrillo al soffitto di un chiesa.
Celebre quello nel Santuario di Santa Maria delle Grazie a Curtatone o quello all'interno di Santa Maria delle Vergini a Macerata, o ancora quello presente nella Chiesa della Madonna delle Lacrime a Campolongo di Ponte Nossa (BG). Questa presenza sembra legata agli antichi bestiari medievali e alla simbologia associata al rettile che, legato o in catene all'interno di luoghi di culto, diviene segno non solo del male, ma soprattutto del male sconfitto. Ma, si potrebbe aggiungere, anche della natura selvaggia domata, dell'istinto bestiale ridotto all'impotenza.
giovedì 27 aprile 2023
Welcome to the synthetic world
L'immagine è sempre stata, fin dai suoi albori, una delle modalità con cui abbiamo mediato il nostro rapporto con l'ambiente, con le cose e gli esseri che lo abitano. Una mediazione che non ha mai significato semplice rispecchiamento di un mondo già dato, ma processo di elaborazione e di costruzione di ciò che, di volta in volta, abbiamo negoziato come "mondo".
L'immagine costituisce, cioè, una forma di vita. Che contribuisce largamente a delineare il nostro modo di pensare, di descrivere e di immaginare l'umano e l'universo che ci circonda. Un modo che non ha mai cessato di appassionare l'umanità, anche perché l'immagine, eccedendo il linguaggio del concetto, costringe quest'ultimo a forzare le stesse modalità del dire, e dunque del pensare.