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giovedì 1 febbraio 2024

Finzioni

Immagine generata con Dall-E 3 



Mi fingo ogni giorno
in esilio
per avere l'illusione di una casa
in cui tornare domani.
Metto in scena
maldestre nostalgie, 
desideri di ostentata
appartenenza.
Immagino gomitoli e rizomi
che mi allacciano
a un inizio
che posso ricordare,
trame di fili
che fanno un tessuto
di corpi e distanze
con segni ricamati
a rilievo
da sentire sotto le dita
esitanti.

L'esule ha il cuore gonfio
e sempre
una Polare in cielo,
una freccia di passo,
un punto fisso
intorno a cui girare
come un compasso inceppato.

Il naufrago annaspa
invece senza stelle, 
senza coordinate
si abbandona.
Il disperso nel deserto
sconfinato
chiede alle dune silenziose
un'impossibile direzione.
Tra questi flutti,
in questo oceano di sabbia
immobile e sempre cangiante,
metto in moto soltanto 
una esausta impostura.

Chi si ostina a sognare 
luoghi capaci di attesa
è forse solo un rassegnato
che non ammette 
a se stesso
il naufragio.
Così mi fingo ogni giorno
un esilio
per avere la speranza
di un ritorno.






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